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Il mirino ingranditore KPS UMC



KPS UMC sulla Pentax K5

Uno degli indubbi vantaggi delle reflex cosiddette full frame, oltre ovviamente ad una superiore qualità di immagine, risiede nella maggiore dimensione apparente della proiezione nel mirino. Ciò facilita la messa a fuoco manuale oltre a comportare una visione più coinvolgente.

Per colmare questa lacuna nelle macchine a formato ridotto (APSC o DX) esistono sul mercato diversi tipi di aggiuntivi ingranditori applicabili al mirino.

Il motivo per cui non vengono normalmente installati dal produttore va ricercato nella fisiologica diminizione della capacità di retroproiezione, ovvero nella aumentata difficoltà di visione completa del mirino ingrandito a parità di distanza dell'occhio. Il montaggio comporta quindi sempre un certo grado di vignettatura o di ostruzione nelle parti periferiche del fotogramma. Tali problemi sono particolarmente evidenti ai portatori di occhiali.

Il mirino UMC, prodotto dalla KPS Design, è indubbiamente uno dei migliori prodotti della sua categoria. Il sistema ottico adottato non è il comune lentino singolo ma invece una tripletta di lenti con trattamento superficiale antiappannamento.

Il montaggio avviene tramite due viti e una staffa posteriore

L'ingrandimento che si ottiene (dichiarato 1.3x, quindi superiore alla maggior parte degli ingranditori originali che si attestano intorno all'1.2x) è notevole e permette di ottenere un'immagine della corretta dimensione, dove per corretta dimensione intendo una proiezione di dimensione pari al reale con obiettivo normale.

Il montaggio, che avviene attraverso un solido meccanismo a morsetto affidato a due viti e ad una piccola staffa metallica posteriore, è semplice e solido. Nella dotazione viene fornito addirittura un cacciavite adatto. Il sistema scelto assicura un bloccaggio ferreo ma rende più lento lo smontaggio rispetto ad un più semplice sistema a slitta. Credo comunque che una volta montato difficilmente si sentirà l'esigenza di rimuoverlo.

La sporgenza posteriore

Quanti, come il sottoscritto, mirano con l'occhio sinistro apprezzeranno inoltre l'aumento di distanza tra il viso e la macchina in virtù della sporgenza posteriore. Tale caratteristica facilita la manovra dei comandi con il pollice oltre ad evitare di dover schiacciare il naso sul display.

Indubbiamente la distanza di retroproiezione del mirino sacrifica qualcosa rispetto alla normale visione offerta senza l'accessorio. Personalmente, dopo diversi giorni di utilizzo nelle più disparate condizioni, posso dire che richiedo solo un minimo di attenzione in più nel posizionamento della fotocamera all'occhio. Naturalmente su questo punto la valutazione è soggettiva e non mi sentirei di consigliarlo, senza una adeguata prova, ai portatori di occhiali. In tal caso è probabile che il sacrificio in termini di di visione complessiva, ovvero l'oscuramento dei bordi, sia eccessivo rispetto ai vantaggi ottenuti.

La conchiglia oculare ostruisce parzialmente il display posteriore

Non ho personalmente rilevato un aumento dei riflessi o la comparsa di particolari aberrazioni ottiche. La qualità di immagine, anche in termini di luminosità, resta sostanzialmente la stessa.

In dotazione viene fornita una bella conchiglia oculare retrattile e dotata di fissaggio a vite con filetto in metallo. Lascia un po' perplessi che invece non venga fornita, almeno nel mio caso, una normale cornice in gomma alternativa alla conchiglia. Quest'ultima, per quanto ben fatta, può non piacere a tutti anche perchè ostruisce parzialmente la visione dello schermo lcd della fotocamera.

Nel caso il cui non fosse esplicitamente inclusa nella confezione consiglio caldamente l'acquisto della cornice in gomma accessoria ER-23.

Conchiglia oculare e cornice (opzionale)

Da notare che il modello UMC in prova è dotato di staffe per il montaggo su quasi tutte le più comuni reflex in commercio. Tale vantaggio non è trascurabile sia intermini di durata che in caso di eventuale rivendita sul mercato dell'usato.

Il prezzo è sostanzialmente allineato a quello degli originali a lente singola. Sembra quindi corretto considerate le caratteristiche e la qualità costruttiva complessiva.

A meno che non siate portatori di occhiali mi sento quindi di consigliare quantomeno una prova.


mlph.altervista.org - (c)2013 Matteo Lucarelli

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